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Nata da un nucleo eterogeneo di musicisti da strada, la formazione dei Bizantina definisce il proprio nome e stabilizza la sua struttura nel 1996, in occasione della partecipazione all’Ottavo Festival On The Road di Pelago, che premia con la vittoria il neonato ensemble. Dal 1998 in poi i Bizantina ottengono altri innumerevoli e prestigiosi riconoscimenti ed incrementano significativamente la propria attività live in Italia e all’estero: una tournée di 35 date in Spagna e Portogallo, alle Isole di Capo Verde e partecipano in Belgio alla rassegna Cape Sud di Mons. La frequenza dei concerti, la partecipazione a svariati festival e le favorevoli recensioni apparse sui maggiori magazines e giornali musicali facilitano la diffusione del loro operato. Nell'ultimo periodo, il gruppo si dedica inoltre alla realizzazione dello spettacolo teatrale Orlando Tarantato nato da un'idea di Michelangelo Zorzit e ispirato al teatro dei Pupi siciliani. Lo spettacolo allude giocosamente al contemporaneo incontro-scontro tra cultura occidentale e mediorientale e deride, nelle figure di Carlo Magno e Gano di Maganza, ogni governante che alimenti le conflittualità per un tornaconto personale. Sette attori-cantanti, nelle vesti dei paladini di Francia e dei loro rivali saraceni, interpretano 16 brani, in parte composti per lo spettacolo e in parte selezionati tra i migliori brani dei Bizantina, eseguiti in scena dal gruppo stesso. Dallo spettacolo nasce quindi il disco omonimo, recentemente realizzato dai Bizantina. Quarta esperienza discografica del gruppo, l’album testimonia una maturata consapevolezza compositiva tanto nella costruzione dei singoli brani quanto nella complessa architettura dell’insieme, che mira - attraverso una fitta intelaiatura di rimandi musicali, testuali e grafici - a comporre in una narrazione unitaria il tono frammentario tipico della musica popolare. Rispetto ai precedenti lavori dei Bizantina, l’elemento più innovativo è costituito dalla scrupolosa attenzione rivolta agli aspetti testuali, più evidente nei brani di impronta marcatamente narrativa (Storia d’arme e d’amori, Olek Naffa) e figurativa (Morgana, Ogni goccia). Gli aspetti musicali si pongono, al contrario, in chiara continuità con la caratteristica cifra compositiva dei Bizantina, in cui suggestioni mediorientali e balcaniche convivono felicemente con stilemi ascrivibili alla tradizione musicale del nostro meridione.